La riserva ovarica si riduce con l’età e correla anche con il profilo di rischio cardiovascolare e glico-metabolico
La fertilità femminile, diversamente da quella maschile,
decresce con l’età, a seguito della progressiva riduzione della riserva
ovarica, cioè del numero e della qualità degli ovociti; un processo
esponenziale e irreversibile che inizia al momento della nascita e termina con
la menopausa. La riserva ovarica è un indice della potenzialità
riproduttiva e una sua diminuzione è predittiva di maggiori difficoltà del concepimento
naturale e di possibili fallimenti con le tecniche di fecondazione
assistita. La determinazione della riserva ovarica si basa sul rilevamento
dei seguenti parametri: FSH basale, Inibina B, estradiolo, LH, indice
LH/FSH, risposta alla GnRH, volume ovarico, conta dei follicoli antrali (AFC),
flusso ematico stromale ovarico.
Uno studio recente, condotto su 136 donne (67 con sindrome
metabolica e 69 controlli), in diverse fasce di età (20-29; 30-39; 40-49
anni), ha dimostrato che le donne con sindrome metabolica, in
particolare quelle nella fascia di età 20-29 anni, hanno una riserva ovarica
ridotta.
La diagnosi di sindrome metabolica, caratterizzata da insulino-resistenza,
richiede nelle donne almeno 3 dei seguenti criteri:
- Obesità addominale : circonferenza vita 88 cm;
- Trigliceridi ≥150 mg/dL;
- HDL<50 mg/dL;
- Pressione arteriosa>130/85;
- Iperglicemia a digiuno: 110 mg/dL
Oltre al riscontro di una correlazione negativa tra volume
ovarico e sindrome metabolica, gli autori hanno riscontrato una correlazione
positiva tra volume ovarico e AFC e una correlazione negativa di entrambi con
l’età.
L’iperglicemia correla con irregolarità mestruali e una
riduzione della riserva ovarica: studi precedenti hanno evidenziato una correlazione
negativa tra iperglicemia, regolarità dei cicli mestruali e fertilità, una
riduzione del volume ovarico e dell’AFC nelle donne con diabete di Tipo 2,
nella fascia di età 20-29 anni, infine, un rischio più elevato di menopausa
precoce, quindi una ridotta riserva ovarica, nelle donne con diabete di Tipo
1.
L’obesità è considerata un fattore di rischio per la salute
in generale, con effetti negativi sul potenziale riproduttivo, sull’ovulazione
e sulla funzione del GnRH. Diversi studi hanno evidenziato una correlazione
negativa tra BMI>30 e riserva ovarica, con un maggiore rischio
di fallimento nelle tecniche di fecondazione assistita. Inoltre, l’obesità
è un fattore di rischio indipendente di sindrome dell’ovaio policistico
(PCOS), che comporta iperandrogenismo, bassi livelli di LH, iperinsulinemia,
sovrappeso/obesità e ridotta qualità degli ovociti.
La riserva ovarica sembra quindi intimamente correlata al
profilo di rischio cardiovascolare e glicometabolico, con aspetti
ancora da chiarire mediante ulteriori studi. In attesa di saperne di più, si
può sicuramente migliorare la “prognosi riproduttiva” con uno stile di vita
sano e ridurre le aspettative della fecondazione assistita quando si
supera “una certa età”.
Cosa possiamo fare noi per te????
Possiamo
valutare la tua riserva ovarica e aiutarti a preservarla, preservare la
fertilità e il tuo potenziale di diventare mamma dalle aggressioni della
vita di tutti i giorni !!!